Quando con la redazione abbiamo pensato ad un pezzo sulle spiagge più belle della Sardegna, da sarda non potevo proprio tirarmi indietro e ho deciso di fare una selezione – assolutamente parziale e personale – delle spiagge più spettacolari adatte alle vostre vacanze.
La scelta non è comunque facile. Chiedere ad un sardo di fare una classifica di questo tipo quasi sempre lo mette in crisi. Ognuno ha la sua spiaggia, da quelle arci-note e super affollate, alle calette più sconosciute. Di seguito la selezione.
Cala Goloritzè, Baunei (Ogliastra)
Assieme a Cala Mariolu e Cala Luna, Cala Goloritzè è la spiaggia di punta del Golfo di Orosei e di tutta la Costa Orientale, quella che “prima o poi” nella vita bisogna vedere. Il suo nome deriva da un’espressione in dialetto degli abitanti locali che, non potendo definire a parole il colore cristallino dell’acqua, esclamavano “che colore è?”. Sovrastata da un pinnacolo di 143 metri, creatosi da una frana negli anni ’60, la spiaggia si raggiunge direttamente dal mare o dall’Altopiano del Golgo, dopo un’ora e mezzo di cammino. È il paradiso per le vacanze di sportivi ed escursionisti.

Christophe Delaere @delaere – Flickr
Capo Coda Cavallo, San Teodoro
Capo Coda Cavallo è il nome del promontorio di granito alle spalle di meravigliose cale rocciose che offrono diversi angoli riparati, anche sabbiosi, dove godersi il mare in assoluta privacy. Ecco perché queste spiagge sono molto amate da chi pratica il naturismo (qui una lista completa di spiagge nudiste nel mondo) e ama la tintarella integrale. In alcuni tratti di costa il mare circonda completamente sui tre lati i bagnanti, un’esperienza quasi da isola deserta.
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Luciano P. – Fotolia
Porto Giunco, Villasimius
Quello che contraddistingue questa spiaggia è il fondale ovattato, soffice e bianco che regala delle sfumature all’acqua davvero spettacolari. Spiaggia dal fondale basso, molto amata dalle famiglie con bambini a seguito, regala anche uno scorcio culturale con la Torre Aragonese di Porto Giunco alle sue spalle.
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Elena Krivorotova – Fotolia
Spiaggia di Tuerredda, Teulada
In questo tratto di costa, nella Sardegna sud occidentale, è davvero difficile stabilire quale sia la spiaggia più bella… certo è che Tuerredda è per molti una certezza e viene spesso citata tra le spiagge più belle al mondo nelle riviste internazionali. 600 metri di lingua di sabbia bianchissima con una piccola isoletta antistante, raggiungibile a nuoto, da cui prende il nome la spiaggia.

Giorgio Michele @catacumbas77 – Flickr
Spiaggia di Chia – Su Giudeu, Domus de Maria
Chia è un’insenatura con ben 7 spiagge di diverse dimensioni; Su Giudeu non è solo una delle più grandi, ma anche quella che offre uno spettacolo naturale più completo. Circondata da dune di sabbia e protetta per buona parte da uno stagno popolatissimo dai fenicotteri, a sera si tinge di rosa regalando grandi emozioni.
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Sergio Poppi, @orsobruco – Flickr
Spiaggia de La Pelosa, Stintino
È probabilmente la più nota tra i turisti e il metro di confronto per tutte le altre; d’estate affollatissima, se riuscite ad evitare le ore di punta e i giorni “più festivi”, come Ferragosto, potreste riuscire a fare una foto come questa sotto. La Pelosa prende il nome da “Sa Palosa“, la paglia marina che si deposita in riva. Di fronte si trova l’isolotto de “La Pelosetta” con una torre vedetta aragonese.

Emanuela Satta
Spiaggia di Capriccioli, Costa Smeralda
La gran parte dei turisti identifica la Costa Smeralda con le prime spiagge a nord di Olbia e su, a risalire, fino a Palau, incluso l’arcipelago de La Maddalena. In realtà la Costa Smeralda inizia dopo Portisco e finisce tra Porto Cervo e Baia Sardinia ed è lunga una ventina di km. A delimitarla, il famoso masso dove i turisti si fermano per la foto di rito.
A caratterizzarla, calette di sabbia finissima e rocce tonde granitiche rosa. Il consiglio è quello di muovervi di spiaggia in spiaggia passando dalle rocce, troverete cale quasi deserte. Se proprio non potete rinunciare a geolocalizzarvi sui social nella spiaggia più cool smeraldina, allora considerate tra le spiagge più belle, Capriccioli, Cala di Volpe, La Celvia, Romazzino e La Spiaggia del Principe.
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Cala Brandinchi, San Teodoro
L’hanno ribattezzata la piccola “Tahiti” per il suo aspetto vagamente tropicale, ma, al posto di palme e cocco, troverete cespugli di mirto, ginepro e lentischio. Caratterizzata da un fondale bassissimo e acqua tiepida, avrete l’impressione, attraversandola, di camminare sull’acqua. L’effetto è molto divertente, quasi divino. Consigliata per i pigrissimi.
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Wiktor Chrzanowski
Spiagge di Alghero
La costa occidentale offre panorami come quello qui sotto nel tratto di strada costiera Bosa-Alghero. Non sono un’esperta di questa zona, per cui mi limiterò a dirvi cosa è più noto: la spiaggia del Lido si trova a poca distanza dal centro, si raggiunge a piedi ed è protetto da una bella pineta, ideale per un riposino o un light lunch all’ombra.
Le Bombarde sono invece un’istituzione, e da nome proprio (“andiamo a Le Bombarde”) diventano spesso nome comune (“andiamo alle bombarde” per indicare qualsiasi spiaggia).
Le Dune, Sant’Anna Arresi (Porto Pino)
Il Sulcis Iglesiente è forse una delle aree più nascoste in Sardegna, ma, proprio per questo, le sue spiagge presentano un aspetto selvaggio che richiama i migliori viaggi all’avventura. Le dune, chiamate anche “Is Arenas Biancas” si trovano nella parte orientale del promontorio di Porto Pino. Tutt’attorno pinete e vegetazione rara (solo qui in Italia si trova il Pino d’Aleppo), per un contatto diretto, ed immediato, con la natura e il vento. Assolutamente da vivere.
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Cristiano Cani – Flickr
La mia preferita!
La spiaggia di Pittulongo, Olbia! Questa è la spiaggia che mi ha visto crescere, quella a due passi da casa, dove ho trascorso interminabili e piacevolissime ore in compagnia! Oltre ad essere a pochissimi km da Olbia, abbastanza ampia per accogliere tutti anche il 15 di agosto, con acqua cristallina e sabbia bianca, è l’unico posto dove l’isola calcarea di Tavolara, che mi è sempre sembrata essere un capo indiano che dorme… sembra adagiarsi con la testa sul cuscino, il promontorio di Cala Saccaia.
Curiosità: il nome Pittulongu significa “spiaggia lunga”
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