Alla scoperta di Bologna con una guida... bolognese DOC!

Di , 12 giugno 2014

Ci incontriamo al Nettuno alle 10, mi raccomando puntuale che c’è un sacco da vedere, sarò la tua guida di Bologna!

Iniziamo la visita proprio dal cuore di Bologna, da quella Piazza Maggiore sulla quale si affacciano i più bei palazzi medievali della città. Su un lato della Fontana del Nettuno (chiamata dai bolognesi “il Gigante”) c’è Palazzo Re Enzo, dove nel XIII secolo il Re di Sardegna rimase prigioniero per 23 anni fino alla sua morte.

Piazza Maggiore Bologna  © Beatriz Huélamo

Piazza Maggiore Bologna © Beatriz Huélamo

Sull’altro lato c’è invece Palazzo d’Accursio, sede dell’amministrazione comunale, con la sua Sala Borsa, centro della vita politica della città fin dall’epoca romana e dal 1568 al 1765 sede dell’Orto Botanico di Ulisse Aldrovandi, uno dei primi d’Italia e del mondo.

Palazzo d'Accursio © Beatriz Huélamo

Palazzo d’Accursio © Beatriz Huélamo

Oggi Sala Borsa ospita la più grande biblioteca della città, custode del sapere di tutti i bolognesi di nascita e di adozione. Oltre al grande patrimonio di libri, film, musica, Sala Borsa è ideale per fermarsi a leggere un quotidiano o collegarsi alla rete wireless comunale. Inoltre la Piazza Coperta, dove vengono spesso allestite mostre cittadine, ha una pavimentazione di vetro che permette di ammirare i reperti archeologici che raccontano la storia della città, dalla fondazione villanoviana del VII secolo a.C. fino alla Bononia romana fondata nel 189 a.C.

Salendo sul “crescentone” ci avviciniamo alla Basilica di San Petronio: nonostante sia la Chiesa più famosa della città, non ne è il Duomo (che è invece la Cattedrale di San Pietro nella vicina Via Indipendenza). San Petronio, secondo il progetto originale, sarebbe dovuta diventare la più grande chiesa d’Italia, ma le vicende politiche dell’epoca la fecero rimanere ampiamente incompiuta (nonostante questo è comunque la sesta chiesa più grande d’Europa e la quarta d’Italia!).

Di fronte a San Petronio c’è il Palazzo del Podestà, sotto il cui voltone (punto di incrocio tra due antiche strade, in corrispondenza del quale si erge la Torre dell’Arengo) non possiamo non fare il gioco dei “Quattro Cantoni”, un effetto acustico che consente di potersi parlare anche a sussurrando dagli angoli opposti…molto romantico!

Palazzo del Podestà e Torre dell'Arengo © Beatriz Huélamo

Palazzo del Podestà e Torre dell’Arengo © Beatriz Huélamo

Da Piazza Maggiore ci spostiamo ora verso Via Pescherie Vecchie, che, come dice il nome, era la via dove veniva venduto il pesce in città. Questa strada è una delle più pittoresche del centro di Bologna e con le parallele Via degli Orefici e Via Clavature forma il cosiddetto Quadrilatero, l’antico mercato cittadino, dove si poteva trovare di tutto. Ancora oggi passeggiando per questi vicoli pieni di rigogliosi banchi di frutta e verdura e vetrine che espongono tortellini, salumi e formaggi, si assapora (e annusa) il vero cuore della città.

Qui si trovano le botteghe storiche e l’osteria più antica della città, l’Osteria del Sole, dove vigono leggi ben precise: ti danno da bere, ma il cibo te lo porti “da fuori”…e puoi bere di tutto tranne l’acqua!

Inoltre in questa zona ci sono un sacco di localini dove fare un aperitivo con gli amici, davanti a un tagliere di salumi locali (per esempio all’Antica Salsamenteria Tamburini), con assaggi di pesce crudo (l’AperyFish della Pescheria del Pavaglione) o take-away dentro il nuovissimo Mercato di Mezzo.

Formaggi e salumi  © Beatriz Huélamo

Formaggi e salumi © Beatriz Huélamo

Da via Pescherie Vecchie, giriamo ora in via Drapperie, quindi in via Clavature e percorrendola fino in fondo arriviamo su via Castiglione, dove si trova Palazzo Pepoli Vecchio, che ospita il Museo della Storia di Bologna. Questo antico edificio bolognese, che è stato restaurato e reinventato dall’architetto Mario Bellini, dal 2012 propone un percorso museale che attraverso una serie di ricostruzioni, installazioni interattive, cimeli e opere d’arte, racconta la storia, la cultura e le trasformazioni di Bologna, dalla Felsina etrusca fino ai giorni nostri.

Qui è possibile calarsi virtualmente nel sottosuolo di Bologna e scoprire una vera e propria “città delle acque”. A Bologna è presente infatti un raffinato sistema di canali sotterranei creato tra il XII e il XVI secolo per collegare il Po alla città e fornire energia meccanica ai mulini dei famosi opifici tessili locali. Sapevi che Bologna nel Medioevo era un centro di importanza mondiale per la lavorazione della seta?!

Percorrendo quindi la stretta Via Sampieri, arriviamo in Via Santo Stefano che conduce all’omonima piazza, uno degli angoli più tranquilli e amati dai bolognesi, che si fermano qui nei giorni di primavera per leggere appoggiati alle colonne dei portici o a fare quattro chiacchiere davanti a un caffè. Qui si trova la Basilica “delle Sette Chiese”, chiamata così perché è composta proprio dall’accumulo di sette edifici di culto costruiti in epoche differenti.

Scendendo quindi su Via Santo Stefano arriviamo alle Due Torri (Asinelli e Garisenda), le più famose e visibili di Bologna..ma non le uniche! Si dice che in epoca medievale in città sorgessero ben 180 torri, di cui una ventina sono a tutt’oggi in piedi, tra cui la Torre Azzoguidi e la Prendiparte (che è affittabile come b&b esclusivo).

Due torri © Beatriz Huélamo

Due torri © Beatriz Huélamo

La più alta delle Due Torri, quella degli Asinelli, è accessibile tutti i giorni dalle 9 al tramonto al costo di 3 Euro; per arrivare in cima (97,20 m!) bisogna salire 498 scalini, ma una volta sù la fatica è del tutto ripagata: il panorama sulla città è davvero mozzafiato!

Scendiamo ora verso Via Zamboni, la strada più universitaria della città: qui sono raccolte la maggior parte delle facoltà dell’antica “Alma Mater” (così chiamata perché l’Università di Bologna è stata anche formalmente riconosciuta dalle altre università come la più antica del mondo). Il via vai di studenti a tutte le ore la rende una delle vie più vivaci del centro e non a caso qui, tra una sede universitaria e l’altra, si trovano anche molti pub e locali, dove bere una birra in compagnia (per esempio all’Irish Pub o all’Empire).

Piazza Verdi © Beatriz Huélamo

Piazza Verdi © Beatriz Huélamo

Arrivando circa a metà della strada ci ritroviamo in Piazza Verdi, tradizionale punto di incontro studentesco, e girando a sinistra percorriamo Via delle Moline. Se sei stato attento il nome dovrebbe suggerirti qualcosa, ma in ogni caso ti aspetta una bella sorpresa. Eccoci all’incrocio con Via Piella: chiudi gli occhi, sto per svelarti uno dei luoghi più segreti e magici della città: la finestra sul Canale delle Moline, un piccolo angolo “veneziano” nel cuore della città felsinea!

Piazza Verdi  © Beatriz Huélamo

Piazza Verdi © Beatriz Huélamo

Torniamo ora su Via Righi, che poco più avanti incrocia Via indipendenza..la via dello shopping! Assieme a Via Ugo Bassi e Rizzoli, questa strada (che collega Piazza Maggiore alla Stazione dei treni) crea una “T” che durante il weekend diventa pedonale. In queste tre vie si raccolgono la maggior parte delle grandi catene commerciali presenti in città (mentre le griffe di alta moda sorgono sotto il Portico del Pavaglione e lungo Via Farini).

Sei stanco? Abbiamo camminato un po’ ma ora facciamo un ultimo sforzo: risaliamo Via Indipendenza fino alla Piazza, giriamo a destra su Via Ugo Bassi e arriviamo in zona Pratello. Qui dall’ora dell’aperitivo a tarda notte i bolognesi e gli universitari si incontrano per bere qualcosa nei numerosi locali di Piazza San Francesco e Via del Pratello. Il modo migliore per terminare il nostro lungo giro turistico della città ed entrare nello spirito della Bologna by night!

Vie e portici di Bologna © Beatriz Huélamo

Vie e portici di Bologna © Beatriz Huélamo

Domani invece se c’è bel tempo andiamo al parco! Ti porto ai Giardini Margherita, il parco pubblico più grande della città, che sorge appena fuori le mura tra Porta Castiglione e Porta Santo Stefano. Qui i cittadini vengono a fare jogging, a giocare a frisbee o pallone, ad girare in skate o sui pattini, a rilassarsi lungo le sponde del laghetto leggendo un buon libro…

Oppure andiamo ai Giardini del Cavaticcio, un parco realizzato di recente nel luogo dove un tempo si trovava il vecchio porto di Bologna. Il parco sorge proprio al centro della cosiddetta Manifattura delle Arti, un nuovo distretto culturale dove si concentrano numerosi luoghi di cultura tra cui la famosa Cineteca di Bologna e il Museo d’Arte Modena.Così uniamo il relax del parco ad una visita al Museo!

Oppure prendiamo lo scooter e andiamo sui colli: a San Luca, a Villa Spada o al Cavaioni… oppure…

Sì, lo so che ci sono un sacco di cose da fare, te l’avevo detto di fermarti più giorni!


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