In un momento oggettivamente difficile per tutti, viaggiare sta diventando sempre più un lusso, ma, proprio nei periodi duri, non bisogna rinunciare a sognare e i viaggi sicuramente fanno parte dei sogni della maggior parte di noi. Su queste tematiche ho incentrato una buona parte del mio lavoro negli ultimi anni e mi piace l’idea di continuare a farlo assieme a voi.

Licia Colò
Il sogno di oggi ci porta molto lontano, potremmo dire “alla fine del mondo” facendo nostre le parole che Papa Francesco espresse il giorno della sua proclamazione. Il luogo è l’Argentina, distante, ma, con un po’ di organizzazione e qualche accortezza, neanche troppo costoso.
La Patagonia
In particolare, vi propongo la Patagonia, una terra dagli orizzonti infiniti e con una natura sempre in grado di stupirci. Pensate: questa regione è grande tre volte l’Italia ma ha soltanto un milione e 800mila abitanti.

Patagonia – © Giorgia Valagussa
Ovviamente per spostarci su un territorio così vasto, se non abbiamo molto tempo a disposizione, è consigliabile scegliere l’aereo in quanto non ha costi proibitivi. Certamente, però, anche gli spostamenti in auto sono esperienze estremamente piacevoli perché ci danno la possibilità di gustarci con lentezza le bellezze del territorio (e dico lentezza perché le strade non consentono grandi velocità).

Patagonia – © Giorgia Valagussa
Le mete da visitare sono davvero tante, ma mi limito a segnalarvi quelle assolutamente da non perdere (anche se, certo, uscire dalle rotte più conosciute molte volte mi ha donato le emozioni più belle).

Patagonia – © Giorgia Valagussa
Da non perdere la Penisola Valdes, il ghiacciaio Perito Moreno e la Terra del Fuoco. Partiamo da Buenos Aires alla volta di Ushuaia per poi risalire verso nord. Questo per un discorso pratico di aerei.
1. Terra del Fuoco
Ushuaia è il capoluogo della Terra del Fuoco, a tremila chilometri da Buenos Aires. Si dice che sia la città più a sud del mondo ma, in realtà, il primato appartiene alla cilena Puerto Williams. Nata come colonia penale, oggi è una delle mete più visitate in Argentina anche per il fatto che le cose da vedere sono davvero molte. Imbarcandoci anche solo per un’escursione di un giorno nel Canale Beagle, possiamo vedere da vicino leoni marini, pinguini Papua originari di questa terra e molto altro ancora.

Canale Beagle – Faro – © Giorgia Valagussa

Canale Beagle – © Giorgia Valagussa
Scendendo a terra, non dobbiamo perdere una visita nel parco nazionale Lapataia dove ci aspettano le curiose e creative architetture frutto del paziente lavoro dei castori, animali che si possono osservare con grande facilità. Molto interessanti sono anche, all’interno della foresta vergine, gli insediamenti dei nativi dove si racconta con materiale fotografico la storia che fu.

Terra del Fuoco – © Giorgia Valagussa
La particolarità di questi territori sta anche nel clima. Nonostante la maggior parte di noi possa pensare che così a sud le temperature siano generalmente molto basse, in realtà, le medie d’inverno durante il giorno difficilmente scendono sotto zero e in estate rimangono intorno ai dieci gradi. Non stiamo parlando di solleone ma ciò che ci scalda il cuore è sicuramente l’accoglienza delle persone che qui sono sempre pronte ad offrire al visitatore un bicchiere di mate, il tè locale, e fare quattro chiacchiere in allegria.
2. Perito Moreno
Dalla Terra del Fuoco in circa tre ore di volo si sale verso nord alla volta dei ghiacciai più spettacolari di tutta l’Argentina. Nel parco nazionale Los Glaciares, il ghiacciaio del Perito Moreno sul Lago Argentino è il più ammirato. Negli ultimi anni la zona intorno al ghiacciaio si è sviluppata turisticamente ed offre diverse comodità come alberghi e bed & breakfast anche con vista sul ghiacciaio.

Perito Moreno – © Giorgia Valagussa
Ricordo che una delle esperienze più belle è stata camminare con i ramponi sulla superficie del ghiacciaio. Un’escursione “in piano” adatta a tutti su uno spettacolo della natura che si estende verso l’entroterra per 250 km ed ha un fronte sul lago di 30 km. Per le sue dimensioni, rappresenta la terza riserva al mondo di acqua dolce ed è in continuo movimento.

Perito Moreno – © Giorgia Valagussa
Quasi sempre si può assistere ai “collassi” piccoli e grandi della massa ghiacciata ma, per riuscire a fotografarli, si deve essere molto fortunati e soprattutto bisogna avere un buon orecchio perché sempre la caduta del seracco è anticipata da un rumore molto forte. Il Perito Moreno è visitabile a piedi, ma anche in barca con le crociere che partono ad ogni orario del giorno.
3. Penisola Valdes
Dalla maestosità del ghiacciaio alla forza della natura, il passo è breve: basta trasferirsi nella Penisola Valdes che, per la sua unicità, nel 1999 è stata proclamata patrimonio dell’umanità dall’Unesco (uno dei pochi luoghi al mondo dove gli animali sono gli unici protagonisti).

Leoni marini – © Giorgia Valagussa
Da Puerto Piramides ci possiamo imbarcare per vivere l’emozionante esperienza di avvicinare le balene franche… così tanto da poterle a volte toccare! I mesi top per l’avvistamento delle balene sono settembre e ottobre, perché in questo periodo sono particolarmente vicine alla costa. A volte, credetemi è successo a me, è possibile vederle anche da terra perché ultimamente ne sono state censite oltre cinquecento. Uscendo in mare, invece, con le visite organizzate, si possono ammirare per un periodo più lungo, da luglio a dicembre. Non aspettatevi, però, il mare cristallino delle Maldive. L’acqua è quasi sempre verde scuro ma la ricchezza del sua vita ci lascia senza parole.
Turisticamente parlando, il whalewatching in questi territori è andato sempre in crescita, anche nei momenti di grande crisi, confermando ancora una volta quanto una balena viva valga più di una balena morta. Notizie a riguardo le trovate su www.animalieanimali.it di cui sono Direttore Editoriale.
La penisola Valdes offre tanta ricchezza anche al suo interno. Bisogna però armarsi di tanta pazienza perché i chilometri da fare in macchina sono sempre tanti e le strade non sempre agevoli. Ma anche questo fa parte della Patagonia e rappresenta la sua bellezza.
Dove soggiornare?
Se state pensando ad un hotel nelle vicinanze del Perito Moreno, date un’occhiata qui!
Leggete anche… Tutti i capitoli della rubrica di Licia:
- Intervista a Licia Colò
- Nella patria del Kilimangiaro – La Tanzania e il Serengeti [parte 1]
- Nella patria del Kilimangiaro – La Tanzania e Zanzibar [parte 2]