La luna? Meglio Pantelleria!

Ho iniziato ad amare Pantelleria e ho deciso di scrivere questo post per merito di… un calcio a uno stinco (ben assestato, mi ha fatto male per tre giorni).

Me lo sono meritato? Decidete voi: su Facebook avevo trovato una foto bellissima dell’Arco dell’Elefante e, a mezza voce, ho commentato “bella la Puglia!”. Non lo avessi mai fatto! Accanto a me era seduta la mia collega Benedetta, manesca e pantesca (ho imparato a chiamare col loro nome gli abitanti di Pantelleria, “panteschi” e non “pantellini”, dopo altri due calci e svariate microfratture alla tibia).

Dove è Pantelleria?

Pantelleria è un’isola (la quinta per superficie in Italia) a 110 km dalla Sicilia e 70 dall’Africa.

Cosa vuol dire questo?

1.Le cose qui si chiamano in modi strani (Benedetta: “strano, sarai te!”):                Rekhali, Khamma, Bukkuram, Suvaki,
2.il cous cous è buonissimo (Benedetta: “dovresti assaggiare quello di mia          nonna! Peccato che non ti inviterò mai!”),
3.se guardate un tramonto, potete vedere qualcosa di sorprendente:                      aguzzando gli occhi, e con un po’ di fantasia, potreste vedere il Re                      Leone.  I meno fantasiosi e i più miopi (Benedetta: “tu, di sicuro, no,                    talpa!”), potranno comunque godere di questo panorama africano…                      #HakunaMatata

1. Perché andare a Pantelleria?

1.1 – Perché è meglio della luna

Lascio la parola (Benedetta: “era l’ora!”) a Gabriel Garcia Marquez, premio Nobel per la Letteratura: “Ricordo come in un sogno le pianure interminabili di roccia vulcanica, il mare immobile, la casa dipinta a calce fin negli scalini, dalle cui finestre si vedevano nella notte senza vento i fasci luminosi dei fari dell’Africa […] e avevamo fatto il bagno in una gora fumante le cui acque erano così dense che si poteva quasi camminarci sopra. Io pensavo con una certa nostalgia premonitrice che così doveva essere la Luna. Ma lo sbarco di Armstrong aumentò il mio orgoglio patriottico. Pantelleria era meglio”.

1.2 – Perché è un infernale paradiso in terra

Cercherò di spiegarvelo come meglio posso (Benedetta: “sarà meglio che tu lo faccia in modo impeccabile… altrimenti ti buco le gomme!”).

1.3 – Perché c’è nata Benedetta

Benedetta: “cosa ridi? È un buon motivo!”.

2. Cinquantuno chilometri di costa spettacolare con tanto di vasche naturali

Vi dicevo dell’Arco dell’Elefante, ma Pantelleria è piena di angoli di mare meravigliosi quanto quello. Due su tutti? Balata dei Turchi e Cala Cinque Denti (nella foto seguente).

Il nostro consiglio (Benedetta: “è il mio! Non il nostro!”)… ehm… il consiglio di Benedetta: fate un giro dell’isola in barca. Potrete giungere in angoli inaccessibili, o quasi, via terra e scoprire il vero mare di Pantelleria!

Provate a fare yacht-stop nella speranza che Armani (solitamente da queste parti) vi porti a bordo della sua barchetta (più che barchetta… una nave da crociera) oppure noleggiate un gommone, un kayak, una barca o, ancora, armatevi di braccioli e salvagente… insomma: Pantelleria si visita via mare!

Dove noleggiare un gommone? Fatevi trovare la mattina al porto, in banchina, e, visto che ormai siete là (via Borgo Italia), prendete una pizzetta da Pinuzzo.

3. Ma è un’isola o una SPA di 83km²?

3.1. Specchio di Venere – Acque termali e fanghi naturali

Acque termali e fanghi naturali per la vostra pelle nel cratere di un antico vulcano. Ci si immerge per qualche minuto sul lato più caldo del lago, ci si copre completamente di fanghi e si fa una passeggiata attorno al lago, completamente neri. Per la serie: fare moto nella mota.

Obbligatorio un selfie pantesco coperti di fanghi da capo a piedi!

3.2. Grotta di Benikulà – Sauna naturale di Siba

Vi svegliate la mattina, fate un paio di carezze a Dino, riparate il mammuth lavastoviglie, un saluto a Wilma e prendete la vostra auto a propulsione pedestre: dovete andare alla sauna!

Nella Grotta di Benikulà troverete una sauna naturale dai “sedili“ in pietra con vista che, se non vi dicessero che siete nel mondo reale nel 2014, continuereste a sentirvi Fred Flinstone e dare appuntamento a tutti gli amici al bowling di Bedrock!

3.3 Le favare – Getti di vapore naturale

Non tutto il fumo fa male! Non è una campagna per la legalizzazione della cannabis… giuro!

Mi riferisco alle favare: spettacolari emissioni di vapore (fino a 100 gradi) che fuoriescono dal terreno e danno un tocco d’inferno a questo angolo di paradiso.

Una in particolare? La Favara Grande, lungo il percorso per la sommità di un vulcano ormai spento, il Monte Gibele.

3.4. Gadir e Nicà – Vasche naturali di acque termali e getti idromassaggio di acqua calda

3.4.1. Gadir

Acque termali in vasche scavate nella roccia con temperature tra 40 e 55 gradi.

Benedetta: “vuoi mettere con le tue fantomatiche piscine infinity più belle al mondo? A Pantelleria vinciamo a mani basse!”

Proprio qui è anche possibile fare un percorso archeologico subacqueo: nelle acque davanti al porticciolo sono presenti due relitti! Che la caccia al tesoro abbia inizio! #PiratiDeiCaraibiAPantelleria

3.4.2. Cala di Nicà

Dagli scogli sgorga una corrente di acqua calda termale che in mare arriva a 70 gradi. L’acqua scorre pure in piccole vasche naturali delimitate da scogli in cui è possibile immergersi e godere delle virtù terapeutiche.

Se fate un tuffo in mare e cominciate a nuotare, a un certo punto troverete correnti di acqua calda… un metro più indietro acqua fresca, un metro più avanti calda. Non potrete dire che Pantelleria non vi fa né caldo, né freddo!

4 – Ma l’architetto cosa aveva bevuto? (Probabilmente il Passito!)

Pantelleria è piena di costruzioni curiose… vediamo le principali…

4.1. Dammusi

Si hanno notizie di queste curiose abitazioni da ben 1.000 anni (Benedetta: “Simo, hanno quasi la tua età!”… fa la furba perché ha 4 anni meno di me!). Si tratta di costruzioni in pietra vulcanica dal tetto a cupola. Guardate che bellezza in questa foto!

4.2. Muretti a secco e terrazze ovunque

Fin da piccoli vi divertivate a giocare coi Lego? Passavate pomeriggi a mettere un mattoncino sull’altro?

I panteschi facevano lo stesso ma… con la pietra vulcanica.

Risultato? Muretti a secco e terrazze ovunque… eccovi una foto!

4.3. Giardini panteschi

Come ho detto a Benedetta, i giardini panteschi sono, in termini architettonici tecnici (ho seguito varie lezioni di architettura all’università e mi è rimasto l’amore per il gergo degli specialisti di settore), “delle cose strane forte”!

Si tratta di piccoli colossei che proteggono gli alberi da frutto dai venti. Nemmeno troppo piccoli, dato che arrivano fino a 4 metri. Nella foto qui sopra potete vederne uno in basso a sinistra!

4.4. Sesi

Una sorta di iglù in versione pantesca (da queste parti il ghiaccio non abbondava, quindi si è più saggiamente ripiegato sull’usare pietre): il più antico è datato 1.800 a.C..

5 – Cibi e vini stranissimi

Passito

Sbronze millenarie vi aspettano sull’isola: il Passito è prodotto qui da più di 2.000 anni.

A leggere le recensioni di quegli strani tipi che, prima di bere, annusano il bicchiere e lo sciabordano con aria concentrata, “ambrato, dolce, aromatico”… a leggere il parere di uno che il vino lo beve e basta (io): “buono da paura!!! Me ne versi un altro ettolitro?”.

Singoli chicchi di uva zibibbo (da non confondere con Gabibbo), essiccati al sole, esposti al vento mediterraneo (per gli appassionati del tema, qui potrete scoprire tutto)

Capperi

Benedetta: “lo sai che sono esportati in tutto il mondo?”

Io (amante delle freddure): “in tutto il mondo? Capperi!”

Benedetta (amante del menarmi): “smetti di scrivere cavolate o ti meno!”

Mi ha menato.

Cous cous

Ok, il cous cous lo conoscete. Ma il cous cous qui è un’arte e non… quella cosa appiccicaticcia che mia mamma spaccia per cous cous (mamma, ti voglio bene lo stesso! Non te la prendere, èh).

Benedetta: “è inutile che fai il ruffiano: non ti invito da mia nonna!”

Bacio pantesco

Frittelle farcite di ricotta e scaglie di cioccolato. Ho visto uccidere per molto meno.

Mustazzoli

Ancora dolci. Al solo caricare la foto mi è venuta fame… vado a fare merenda e torno a finire l’articolo… intanto voi godetevi questa foto!

Dove mangiare e rimanere dopo cena?

Il locale si chiama Altamarea, è a dir poco bellissimo e la vista dalla terrazza lascia a bocca aperta (da riempire con qualche piatto di mare).

Ecco la pagina Facebook: seguitela per rimanere aggiornati sulle serate in programma: aperitivi fighi, cene fighe (guardate gli album fotografici sulla pagina per vedere che piatti… tanto belli che vi sentirete in colpa a mangiarli), e discoclub. Ballare per credere.

Il vostro hotel a Pantelleria?

Stavo per dimenticare l’hotel! (Benedetta: “lavori per trivago… sei messo benone!”) L’Hotel Mursia (cliccate qui per vedere le offerte), si trova in località… Mursia (tanto per non perdersi!), sul versante nord-ovest dell’Isola.

Essere a nord a Pantelleria può essere a suo modo un’esperienza. Vi sentirete quasi padani. A 2km dal centro abitato e 5 dall’aeroporto, è affacciato direttamente sul mare.

Bianco e bel 3 stelle pantesco doc con architettura e arredi in stile dammuso.

Se non vi basta soggiornare in un’isola che è una SPA naturale, potrete anche usufruire della SPA & Wellness Center dell’hotel.

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